Vertice UE-Turchia; Frassoni (Partito Verde Europeo): Solo accettare evidente necessità di organizzare accoglienza può riportarci sulla strada della ragione e del diritto


turkey_eu_0907Comunicato stampa Bruxelles, 8 marzo 2016 “Il Consiglio europeo del 7 marzo si è concluso con i Governi europei più divisi che mai e con l'immagine dell'UE tenuta in ostaggio da un governo turco sempre più repressivo ed arrogante” afferma la Co-presidente del Partito Verde Europeo Monica Frassoni. "Eppure, organizzare l'arrivo dei rifugiati in Europa potrebbe rivelarsi una soluzione di gran lunga migliore che ostinarsi a respingerli. Sta diventando sempre più’ chiaro - continua Frassoni - che il rifiuto della maggior parte degli Stati membri di gestire sia internamente che a livello europeo un piano comune per la distribuzione, l'assistenza e l'integrazione dei rifugiati e' più costoso in termini di sofferenza umana, di risorse pubbliche, di rispetto dei nostri valori e di credibilità politica che accettare di occuparsene.” "Anche alla luce delle ciniche ed inefficaci discussioni a Bruxelles, penso che l'unica risposta possibile sia quella di accettare l'evidenza che solo un piano comune di redistribuzione di un numero congruo di rifugiati, risorse adeguate a garantirne l'accoglienza e l'integrazione possano rappresentare il presupposto per ogni tipo di discussione con la Turchia e con gli altri Paesi della regione. Come già ripetutamente notato da molte ONG e in ultimo dall’unità di cooperazione giudiziaria dell’Unione europea, EUROJUST, abbiamo inoltre fondati dubbi sul fatto che la Turchia sia in grado e abbia la volontà politica per gestire in modo adeguato l'accordo che essa stessa propone all' UE. Le deboli proteste della UE e di alcuni paesi membri non bastano. Con la repressione di ogni dissenso a cui stiamo assistendo e la situazione di guerra nel sud-est curdo, la Turchia non è più un paese sicuro neppure per i suoi stessi cittadini, figuriamoci per i rifugiati.” - Fine del comunicato -