UE; Frassoni: accordo su riallocazione rompe con dogma unanimità ma non cambia clima di ostilità verso i migranti
Comunicato stampa
“Il Consiglio europeo di ieri ha avvallato l'accordo preso a maggioranza al Consiglio Affari Interni di martedi sulla riallocazione dei rifugiati, ma rimane ambiguo sui dettagli, i tempi e i modi in cui questa riallocazione deve avvenire” afferma la Co-Presidente del Partito Verde Europeo Monica Frassoni.
“Questa ambiguità é particolarmente preoccupante per ciò che riguarda i cosiddetti ‘hot spots’, chiamati in alcuni casi ‘centri di detenzione’ e in altri ‘centri di identificazione’. Il rischio di avere un trattamento sommario delle domande di asilo e protezione da parte di persone provenienti da zone diverse da Siria e Iraq rimane forte, soprattutto se la lista di Paesi sicuri è stilata in maniera così frettolosa. Inoltre, la decisione di aumentare considerevolmente le risorse di Frontex e di dare la priorità ancora una volta alla protezione delle frontiere esterne, denota che la priorità assoluta rimane quella di limitare al massimo l'affluso di rifugiati in Europa.”
“Sul fronte ungherese, invece, la mancanza di una forte reazione europea rispetto al permesso dato all'esercito ungherese di sparare ai rifugiati da un lato e criminalizzare i richiedenti asilo dall’altro é un elemento altrettanto grave.”
"Certo, é positivo che sia scelto di aumentare l'aiuto all'UNCHR. Ma tutto questo non basta. Il tema delle migrazioni é diventato un problema enorme perché non lo si é gestito con adeguata preparazione. Dobbiamo dimostrare che l'UE può e deve agire in modo coeso fuori e dentro i suoi confini - conclude Frassoni - senza colpire i più deboli, cambiando le proprie priorità di spesa e moderando il dogma dell'equilibrio di bilancio, a profitto non solo dei migranti ma anche dell'uscita dalla crisi dei suoi stessi cittadini."