TTIP: PICCOLI PASSI AVANTI VERSO MAGGIORE TRASPARENZA, MA LA STRADA E' ANCORA LUNGA
È stata presentata oggi al Parlamento Europeo la proposta, adottata la scorsa settimana dalla Commissione Ue, che chiede di mettere a disposizione di tutti gli eurodeputati il testo del negoziato tra Ue e USA sul TTIP, il Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti.
Consentire agli eurodeputati di accedere ai testi negoziali del TTIP è certamente un passo avanti, nonostante sia stato compiuto con notevole ritardo: una decisione volta ad aumentare la trasparenza di questi negoziati ancora molto controversi. Come Verdi europei stiamo lavorando da tempo in questa direzione e, per questo, rivendichiamo il risultato di oggi come il frutto delle nostre fatiche. Tuttavia, invece di piccoli passi avanti, avremmo bisogno della totale trasparenza, ossia di rendere tutti i testi interamente pubblici. Se davvero, come spesso si sostiene, non c'è nulla da nascondere, non c’è motivo di non consentire il pubblico accesso a documenti tanto importanti.
Il diavolo è nei dettagli, si dice, ed è solo scrutando nel dettaglio di questi documenti negoziali che anche chi non è direttamente coinvolto nelle discussioni, potrà scovare questi "diavoli". In realtà, il mandato di negoziato (o almeno la parte che viene pubblicata) può essere esso stesso molto vago e non riflettere alla fine lo status reale dei negoziati.
Un senso di disagio e la preoccupazione, in merito ai negoziati TTIP ora in corso, crescono sempre più tra l'opinione pubblica europea e la società civile. Una preoccupazione che riflette l'ampia portata di questi negoziati e le loro possibili ricadute negative, al ribasso, sugli standard europei, il tutto aumentato esponenzialmente dal velo di segretezza che è stato calato sulle discussioni.
L'accordo deve essere coerente con forti standard ambientali, sanitari e anche finanziari che siano nell'interesse dei cittadini europei, ma anche statunitensi. Sosteniamo percio' le iniziative in corso sulle due sponde dell'Atlantico volte a promuovere un radicale cambio di passo nei negoziati transatlantici.