STRASBURGO, VOTO COMMISSIONE UE: I VERDI VOTANO NO
STRASBURGO, VOTO COMMISSIONE UE: I VERDI VOTANO NO. RISCHIO DI CONTINUITA' CON LA DISASTROSA COMMISSIONE BARROSO
La nuova Commissione europea di Jean-Claude Juncker ha ottenuto questa mattina il voto di fiducia della plenaria del Parlamento Ue a Strasburgo senza il sostegno dei Verdi europei (423 a favore, 209 contrari e 67 astenuti).
“Per quanto i Verdi Ue abbiano sostenuto fermamente l’innovativo processo democratico tramite il quale è stato nominato l’attuale candidato alla Presidenza della Commissione, Jean Claude Juncker, non significa che gli daremo carta bianca per le politiche dei prossimi cinque anni. – dichiara Monica Frassoni, coordinatrice di Green Italia e co-Presidente del Partito Verde Europeo - Non solo siamo scettici riguardo alla scelta di Juncker per la propria squadra di Commissari, ma anche per la ripartizione dei singoli portafogli e, in generale, la linea politica ci sembra vecchia e senza slancio. Il rischio di una sostanziale continuità con la disastrosa Commissione Barroso é possibile e, dopo oggi, anche probabile. Eppure é chiaro che sfruttare al massimo il grande potenziale che la green economy e la trasformazione energetica offrono all'Europa in termini di innovazione, occupazione, attività economica e benessere, rappresenta la grande sfida per la credibilità e legittimità del progetto europeo. A parte qualche parola, non pare, però, che la Commissione Juncker sia in grado di coglierla. Se é vero che l'Europa deve ritornare all'avanguardia della battaglia per il Clima dopo i disastri che ormai colpiscono milioni di persone, non pensiamo che con un Commissario gravato da conflitti di interesse e co-responsabile dello smantellamento del settore delle rinnovabili come Arias Cañete sarà possibile farlo. Se l'Unione Europea deve riacquistare l'affetto dei propri cittadini con politiche nuove su cultura ed educazione non é con l'ex ministro della Giustizia di Orban, Tibor Navracsics, che lo potrà fare. Non sarà possibile riconquistare il rispetto delle leggi e delle norme ambientali, diminuire l'impatto dell'inquinamento e fermare le eco-mafie con un Commissario all'ambiente, Karmenu Vella, che da ministro del Turismo di Malta ha favorito la cementificazione della propria isola e la violazione delle norme a difesa della biodiversità. E come uscire davvero dalla austerity-only con un Commissario "cerbero" come Jyrki Katainen o come fermare le lobbies della City con l'inglese Jonathan Hill alleato dell'euroscettico e pro-City Cameron al comando?”
“Pur apprezzando alcune aperture di Juncker – conclude Frassoni - e in particolare la sua intenzione di fare della Commissione la chiave di volta della riconquista della legittimità del progetto europeo, i Verdi votano contro. Ma saranno sul campo per ottenere il massimo possibile nei prossimi anni anche da questa Commissione, lavorando dentro e fuori il Parlamento Europeo. “