RENZI PER ALLEGGERIRE BOLLETTA ENERGIA, AFFOSSA LE RINNOVABILI
Adesso voglio proprio vedere se riuscirà a passare questo assurdo provvedimento. Voglio anche vedere se i nostri amici grillini, SEL e contestatori PD faranno casino in Parlamento a proposito, o solo gesticolazione.
Renzi scravattato ha promesso di ridurre del 10% il costo dell'energia per le PMI. Oggi annuncia come: lo farà obbligando le imprese produttrici di rinnovabili a scegliere fra pagare una tassa o ridurre retroattivamente gli incentivi, spalmandoli su più anni. Tutto questo, naturalmente, avviene in un contesto di zero dibattito pubblico. Incentivi immutati per i fossili - che sono di gran lunga maggiori - e nessuna considerazione per le proposte alternative che pure sono state presentate. Permanente è l'idea assolutamente balzana di trivellare il Mediterraneo.
Questa é una vera battaglia, non tanto a favore di questa o di quella industria, ma a favore di una considerazione base. Perché la riduzione delle bollette per le PMI passa attraverso la penalizzazione dell'unico settore energetico (insieme a quello dell'efficienza) che ci prepara all'uscita dalla dipendenza dei fossili? E, tra l'altro, non inquina, non obbliga a incrementare la dipendenza energetica, ecc… La ragione é perché questo settore é una vittima facile. Senza protettori e destinatario di una incredibile campagna stampa, parlando della palla monumentale del peso eccessivo degli incentivi sul costo dell'energia, quando la stessa Commissione europea ha dovuto ammettere che i prezzi alti dell'energia sono dovuti ai costi crescenti delle materie prime e alle tasse, mentre gli incentivi sono molto minori. La stessa Commissione Ue ha dovuto ammettere che il peso dell'energia sulla nostra competitività é davvero piccolo. Per la stragrande maggioranza delle imprese il costo dell'energia sul prodotto é meno del 3%. Su questo la stessa Commissione Ue ha detto qualche mese fa (cancellando subito dopo il dato dal documento in questione) che gli incentivi diretti per le rinnovabili sono circa 30 miliardi di euro, nucleare 35 miliardi (si, avete letto bene) e altri fossili 26. E per quanto riguarda l'Italia, gli incentivi sono già stati ampiamente tagliati e già ci sono stati moltissimi licenziamenti, avvenuti nel piu totale silenzio, contrariamente a quello che é successo per ALCOA, Electrolux o altre vertenze. Una decisione presa anche senza considerare gli 1,2 miliardi di euro complessivi che si é deciso di conferire per salvare le miniere del Sulcis e finanziare una fantomatica centrale a carbone CCS - che non esiste - e che anche finiscono nella bolletta. Quindi ragazzi: questa é politica fossile altamente inquinante. E solo una campagna pubblica e vera informazione può fermare questa deriva. Allora, ci muoviamo?