RENZI A COLLOQUIO CON IMPRENDITORI BRESCIANI, MA L'INDUSTRIA NON È TUTTA UGUALE.


UnknownIl comune di Brescia riprenda la proposta di lanciare il PAES È necessario sostenere imprese più Verdi, perché “green economy” è settore che garantisce nuovi posti di lavoro e crescita sostenibile Non tutte le imprese sono uguali, e, specialmente in questo momento, è necessario premiare e privilegiare quelle imprese che innovano e investono nella qualità del prodotto, nei diritti dei lavoratori, nella salvaguardia dell'ambiente e nel risparmio di risorse ed energia. – dichiara Monica Frassoni, coordinatrice di Green Italia e co-Presidente del Partito Verde Europeo. - I settori sono molteplici e nella nostra provincia la Green Economy è già una realtà forte e diffusa. Una recente indagine di Unioncamere-Symbola ha dimostrato come la Lombardia sia al primo posto in Italia per numero assoluto di imprese con investimenti in tecnologie e prodotti verdi. Brescia, dopo Milano, con le sue 8.390 imprese green è la provincia più virtuosa della Lombardia. Inoltre, l’amministrazione Comunale di Brescia ha da ormai due anni aderito al Patto dei Sindaci, per impegnarsi a ridurre entro il 2020 di almeno il 20% le emissioni di CO2. 
Nonostante le promesse fatte in campagna elettorale, però, ancora non è stato fatto il passo iniziale per la riduzione delle emissioni, quale la redazione di un PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile). Per la redazione del PAES il comune di Brescia, non può prescindere dal trattare la componente industriale e deve aprire un tavolo di confronto col mondo dell’industria. Il settore che guarda al futuro è quello che sceglie l'efficienza energetica come prima fonte di energia, che investe su tecnologie verdi e che forma e coinvolge i propri lavoratori in un'ottica di sostenibilità dell'impresa.  Il Premier Renzi non va in questa direzione: il bonus sull'efficienza energetica è basato su un sistema farraginoso e, se ne si vuole sfruttare il potenziale al massimo, bisogna garantirne la stabilità sul lungo termine. Inoltre, con gli ultimi provvedimenti del proprio governo, a partire dallo Sblocca Italia e dalla Legge di Stabilità, il Premier dimostra che, invece di investire in una edilizia di qualità, nel riassesto del territorio o nella mobilità sostenibile, si continuano a privilegiare autostrade e infrastrutture pesanti e inutili, come per esempio la possibilità data alle concessionarie autostradali di defiscalizzazione e il prolungamento delle concessioni (come nel caso delle BreBeMI e Pedemontana): oltre ad essere contrari al diritto UE, questi provvedimenti favoriscono lo spreco di risorse preziose e la devastazione del territorio, spingendo alla costruzione di infrastrutture inutili. Per questo motivo i verdi europei hanno fatto ricorso alla Commissione Ue, che ha per parte sua iniziato una procedura di pre-infrazione nei giorni scorsi, chiedendo al governo italiano chiarimenti in proposito.