UN OBAMA ELETTO DAL POPOLO PER L'EUROPA? FALSA BUONA IDEA


ObamaEUOggi Enrico Letta ha proposto un Presidente eletto per l'UE. Non sono d'accordo con lui. Non é un Obama direttamente eletto cio' di cui l'UE ha bisogno urgentemente. Ma di un sistema democratico che funziona; per esempio senza veti di stati grandi o piccoli; per esempio con un chiaro senso che quello che si decide a Bruxelles s puo' servire a vivere meglio; per esempio senza battaglie assurde su pochi spiccioli, ma allo stesso tempo controllando che i soldi degli europei siano spesi in progetti utili e sostenibili; o facendo in modo che le decisioni appartengano un po' anche al cittadino normale. Non credo a una visione della politica come delega a un capo illuminato. Tra l'altro non mi pare che il sistema americano funzioni particolarmente bene. Puoi anche avere un presidente molto trendy e carismatico, ma puo' fare pochissimo senza istituzioni che sono capaci e sono interessate a decidere E A DECIDERE BENE. E' vero che la "personalizzazione " della politica funziona e motiva la competizione. Ma ci devono soprattutto essere delle proposte chiare da fare competere; proposte e non solo persone, che magari di idee non ne hanno, ma hanno invece soldi e visibilità. E ci deve essere uno spazio vero per competere, CHE É MOLTO DI PIU CHE IL SOLITO DIBATTITO FRA I PARTITI NAZIONALI. Questo spazio "europeo" di dibattito é debole e poco visibile. Ma si puo' rafforzare in vista delle prossime elezioni. Agli occhi degli elettori, le elezioni europee sono oggi irrilevanti per decidere cosa succederà nella loro vita. Si sbagliano di grosso, perché la maggioranze a Bruxelles decidono e decideranno un sacco di cose. LE LINEE COMUNI DELLA POLITICA ECONOMICA; LE AZIONI DI STIMOLO PER L'OCCUPAZIONE O ALMENO PARTE DI ESSE; IL NOSTRO FUTURO ENERGETICO PER ESEMPIO. O DOVE ANDRANNO 125 MILIARDI DI EURO ALL'ANNO, che per molti paesi rappresentano l'unica fonte di investimenti pubblici. E UN SACCO DI ALTRE COSE. Ma hanno anche in parte ragione, perché é vero che alcuni elettori sembrano contare più di altri, in assenza di un vero dibattito europeo dove chi conta sono quelli che decidono a livello europeo. Molti hanno per esempio pensato che le elezioni tedesche fossero delle elezioni europee nelle quali solo i tedeschi possono decidere. Questa comune convinzione é motivata dal fatto che il modo in cui le decisioni europee si prendono e le maggioranze oggi dominanti rendono il ruolo della leader conservatrice tedesca assolutamente dominante. Non é che lei decide tutto, ma la combinazione diabolica fra maggioranze politiche conservatrici, procedure fortemente intergovernative  e media semplicistici le danno un ruolo maggiore di quello che dovrebbe avere. La maggioranza della Commissione (Barroso e Oli Rehn) hanno condiviso e sostenuto la sua idea di austerità "uber alles",  rappresentata fisicamente dalla TROIKA. E la maggioranza del Parlamento pure, anche se in modo molto molto meno estremo; il duro lavoro dei parlamentari progressisti e verdi sono riuscite in molti casi ( e nella più totale omertà dei media) a modificare leggi e regolamenti proposti dalla Commissione e dal Consiglio. Quindi per superare la disaffezione dei cittadini europei e convincerli che il punto non é Europa si o no, ma quale Europa, dobbiamo organizzare uno spazio di competizione politica vera; dobbiamo rilanciare il progetto di una costituzione per l'Europa; e naturalmente,  dobbiamo fare vincere le elezioni a quelle forze politche progressiste ed ecologiste che vogliono la fine dell'austerità "uber alles". Queste non sono parole vuote. Ci sono cose molto concrete, molto più concrete che lanciare proposte irrealistiche e velleitarie, che si possono fare. Si puo'  cominciare con una competizione largamente mediatizzata intorno all'elezione di un/a Presidente della Commissione che si candida alle europee e fa una campagna europea in nome di partiti sovranazionali che si battono per avere la maggioranza al Parlamento europeo e decidere il colore politico dell'UE nei prossimi 5 anni. Un'elezione non diretta, ad oggi completamente impossibile. Ma comunque un'elezione competitiva e rilevante. E' quello che i Verdi hanno deciso di fare; anche PPE, Socialisti e Liberali stanno organizzandosi intorno a questa idea. Non é chiaro cosa farà la sinistra europea. Noi Verdi siamo assolutamente convinti che il punto non é solo quello di decidere un leader. Ma di rendere la scelta europea una scelta rilevante per i cittadini/elettori. Noi abbiamo deciso di cominciare molto presto la nostra terza campagna comune, già dal prossimo 10 novembre.  Attraverso un manifesto comune, l'organizzazione di eventi trsnazionali e il lancio di primarie pan-europee on-line per la designazione dei nostri leader "sovranazionali", come sempre una donna e un uomo, che parteciperanno al dibattito intorno al Presidente della Commissione.  Gli altri partiti europei stanno discutendo sui loro candidati, ma contrariamente a noi, lo decideranno attraverso un accordo fra leaders nazionali in un Congresso e solo fra qualche mese. Oltre alla Presidenza della Commissione, ci sono molte altre cose che si potrebbero fare per rendere le prossime elezioni davvero europee. Per esempio sarebbe utile  che i deputati europei fossero eletti almeno in parte eletti su liste europee. Si sarebbe potuto fare anche nel 2014, se socialisti, conservatori, la sinistra non si fossero strenuamente opposti in questi anni a questa possibilità. E ci vorrebbe che i media capissero che invece del destino di Berlusconi dovrebbero parlare dei grandi temi che faranno il nostro futuro; cosa ci darà lavoro e qualità di vita (il 74% degli europei pensano che la disoccupazione deve essere risolta dall'Europa e dai governi); che vuole dire davvero "usciamo dall'euro"; che significa che l'UE continui a finanziare FRONTEX invece che politiche positive di integrazione; e capire che non lo fa perché gli stati membri  proibiscono alle istituzioni comuni di agire....eccetera eccetera. Dopodiché possiamo anche pensare alle elezioni dirette del Presidente della Commissione. Ma senza molte altre cose, é solo una battuta senza domani.