Niente fiducia in bianco a von der Leyen ma niente chiusura su collaborazione su temi puntuali


Il Parlamento europeo ha eletto Ursula von der Leyen nuova Presidente della Commissione con un'esigua maggioranza di soli 9 voti, 383 rispetto ai 374 necessari.
 
La co-presidente del Partito Verde Europeo Monica Frassoni ha così dichiarato:

“Facciamo i complimenti e gli auguri alla nuova Presidente, nonostante i Verdi abbiano scelto, dopo un dibattito e un'analisi attenta delle sue proposte e della sua performance durante l'audizione al gruppo, di votare contro la sua investitura.

Siamo stati molto contrari al modo in cui i capi di stato e di governo hanno imposto al Parlamento europeo la sua candidatura. Siamo molto critici anche verso i gruppi dei Liberali, dei Socialisti e dei Popolari che non hanno sostenuto davvero l'idea di una maggioranza nella quale i Verdi potessero essere rappresentati, nei contenuti e nelle personalità scelte per le posizioni di leadership. Pensiamo che questo sia stato un grave errore, riflesso peraltro nelle ambiguità e contraddizioni della maggioranza che sostiene la neo-Presidente e che non sarà sufficiente a fare avanzare la UE nelle sfide sociale, ambientale e democratica che l'attendono. 

Abbiamo accolto con favore il suo messaggio europeista e una consapevolezza inedita della necessità di agire sui cambiamenti climatici. Resta ancora da vedere come si possa conciliare con il fatto che von der Leyen ha avuto bisogno dei voti dei conservatori polacchi di Diritto e Giustizia e del Movimento 5 Stelle per essere eletta.
 
I Verdi devono il loro positivo risultato elettorale in tanti paesi della UE alla loro credibilità e al loro programma di cambiamento nei metodi e nei contenuti dell'azione della UE. Non potevamo accontentarci di vaghe promesse e di una candidata espressione di uno status quo che non sembra ancora consapevole della necessità di agire con misure radicali. 

Noi saremo pronti a collaborare tutte quelle volte in cui la Presidente della Commissione vorrà stare dalla nostra parte in questo, in particolare nei settori della politica climatica, agricola, delle migrazioni, di bilancio. Nei prossimi anni ci saranno molte decisioni importanti da prendere e il nostro ruolo sarà senz'altro determinante, viste le posizioni di alcuni di coloro che oggi hanno scelto di sostenerla ma che non sono credibili sulla definizione di una svolta verde e di apertura della UE. 
 
La prossima sfida sarà la creazione di una Commissione equilibrata dal punto di vista politico e di genere, tema quest'ultimo sul quale siamo pienamente disposti a sostenere von der Leyen."

 

Bruxelles, 17 luglio 2019