L’unione politica di Frau Merkel ?


Dal bel mezzo del Delta del Mississippi dove mi trovo adesso le notizie dall'Europa arrivano un po' attutite, pero' arrivano. Frau Merkel ha detto oggi che che bisogna fare l'Unione politica per risolvere i problemi dell'eurozona. Bene. Molti di noi lo dicono da anni e ieri il Corriere ha pubblicato una lettera che spiega bene come questo potrebbe essere possibile e perché a pg. 34. E' lecito pero diffidare, visti i precedenti della signora e anche di chi sta oggi lavorando al supposto progetto di Unione politica, Barroso, Van Rompuy, Draghi e altri soliti noti. Diffidare e mobilitarsi rapidamente per portare l’iniziativa sull’Europa politica ben oltre la discussione di Banchieri e governi nazionali sulla crisi dell’eurozona. Di quale Unione politica parliamo infatti? Quella basata su istituzioni sovranazionali rappresentative, democratiche e responsabili, elette in parte anche con liste di candidati transnazionali, che esprimono un governo responsabile davanti ai suoi elettori e un bilancio magari in grado di finanziare la riconversione dell'economia europea verso attività innovative "intense" di risorsa lavoro e scarse di risorsa natura?? O quella dove un po' di funzionari nazionali e ed europei fanno le pulci ai bilanci e alle politiche sociali dei vari paesi, ed esprimono un pensiero unico fatto di liberalizzazioni e tagli allo stato sociale, visto che secondo loro l'unica ragione della crisi attuale è l'eccessiva spesa pubblica? Questa “unione politica” ha come obiettivo quella di intervenire direttamente sulle politiche interne degli stati con le ricette già fallite da due anni e che stanno portando alla bancarotta non più solo la Grecia ma anche la Spagna? Sia detto per inciso che io non ho nulla di preconcetto contro l’intervento dei privati nei servizi pubblici e ancora meno contro un’unione fiscale più stringente. Penso però che senza il necessario corollario di maggiori poteri al Parlamento europeo, un bilancio più ampio che l’1% del PIL e un reale lavoro di “riconquista” dei popoli europei alla loro Unione questa fantomatica Unione politica sarà foriera di nuovi guai: non tutte le Unioni politiche sono uguali!!!! Non so se ci siano ancora state reazioni da parte del Parlamento europeo a questa presa di posizione, peraltro non nuovissima, della Signora Merkel. Spero di si. Il Parlamento dovrebbe infatti darsi una bella mossa, giocare d’anticipo e organizzare al più presto un largo dibattito e una proposta di modifica dei trattati e di Unione Politica che tolga dai governi nazionali l'iniziativa e la restituisca a tutti noi. Per adesso, il PE ha deciso di avviare una discussione che dovrebbe finire nel ….2013 con il voto di una risoluzione proposta da due relatori di cui uno è il PD Roberto Gualtieri. Ma il 2013 è troppo lontano. E’ assolutamente urgente organizzare ora questa presa di posizione da parte del PE. Urgente e possibile. Il PE dispone di mezzi per organizzare una plenaria straordiaria su questo e per arrivare già al vertice di Giugno, che comunque non potrà risolvere tutto, con una proposta di percorso e qualche punto fermo di riforma da fare. E la cosiddetta “società civile” deve anche muoversi. In queste settimane sono stati presentati numerosi appelli ed iniziative che vanno senz’altro diffuse e segnalati. Il 28 giugno, lo stesso giorno del vertice europeo, a Bruxelles i promotori di “Another road for Europe” si riuniranno con deputati di vari gruppi e attivisti per discutere appunto delle proposte per domare la finanza; fare ripartire l’economia e organizzare l’UE democratica. www.anotherroadforeurope.org. Recentemente, poi, è uscito un altro appello (pare sia una moda…) sul “salvataggio” della Grecia, che promuove iniziative congiunte in varie città europee per il 9 Giugno.. Certo sono piccole cose, ma importanti, visto che un reale dibattito e mobilitazione intorno a questi temi non cade dal cielo. Il progetto europeo non appartiene a Merkel, a Monti o a Draghi, vediamo di non dimerticarcene!