Ho accettato con molto piacere la proposta del Segretario del PD Enrico Letta di fare parte dell’Osservatorio degli Indipendenti sulle Agora democratiche, lanciate ieri dal palco della Festa dell'Unità a Bologna. Il compito dell’Osservatorio degli Indipendenti nell’ambito delle Agorà democratiche sarà tra le altre cose di contribuire a garantire l’apertura del processo e alla sua trasparenza; mi farà piacere stimolare ove necessario la discussione sulle questioni epocali dei cambiamenti climatici e dell’Europa e contribuire su un tema che è solo in apparenza tecnico e che mi sta da sempre molto a cuore nei processi partecipativi e cioè il passaggio tra il momento della proposta e quello della decisione e dell’azione concreta; perché è la questione che determina se un processo partecipativo è reale o no. Il tema della rifondazione del PD è sicuramente molto importante per tutti coloro che si riconoscono nell’urgenza di non consegnare il paese alla destra più o meno estrema xenofoba che ci ritroviamo in Italia, ma non è la ragione per la quale ho accettato di contribuire alle Agorà e all’Osservatorio, nel quale sono peraltro contenta di trovare persone che stimo ma che, eccezion fatta per Elly Schlein, non conosco personalmente. Io rimango infatti convinta che anche per contribuire alla alternativa alla destra in Italia e in Europa sia necessaria la presenza di un forte partito ecologista nel nostro paese. Obiettivo non facile ma anche quello appassionante e indispensabile.