L'annuncio "choc" di Berlusconi? Un costoso NON EVENTO


Berlusconi sta offrendo il solito spettacolo da "paese delle meraviglie", aiutato dalle televisioni e giornali (quelli suoi e quelli non suoi), che hanno creato suspense e attenzione su quello che é un NON EVENTO, alla faccia della par condicio. Lo so che é pazzesco, ma ci sarà molta gente che ci crederà, aiutata, appunto,  dal circo mediatico. Ma facciamo un po' d'ordine, non c'é nulla di nuovo, di rivoluzionario e soprattutto di sostenibile in quello che ha proposto Berlusconi. Sull'IMU, i danni fatti dal governo Berlusconi che prima tolse l'ICI per tutti appena (ri)arrivato nel 2008 poi invento' l'IMU  sono davvero ingenti. Meglio la ns proposta, si toglie solo al di sotto di una certa soglia e per la prima casa. L'accordo con la Svizzera é in agenda da un po', ma la pressione deve venire dall'Unione Europea per riuscirci davvero: il processo é oggi rallentato nella UE dalla destra europea, quella che si rifà al partito "faro" di Monti, PPE. Ed é evidente, visti precedenti, come Berlusconi lo vorrebbe fare: sarà uno "scudo fiscale due", anonimo e a un livello minimo, anche per adesso questo é quello che la Svizzera concede. E' per questo che il Parlamento tedesco l'ha respinto! Ricordiamoci che lo scudo fiscale all'italiana é stata un'altra sciagura del duo Tremonti-Berlusconi, che ha riportato in Italia pochissimi soldi, senza poter escludere anche il rientro di soldi non proprio puliti. Bisogna invece cominciare immediatamente a lavorare con i tedeschi (il cui parlamento ha respinto la bozza di accordo proprio perché anonimo e a un livello insufficiente) per un'iniziativa rapida su questo. Ci sono 150 miliardi di euro che dormono da quelle parti ed é bene non scordarselo. Ma anche sul destino di questi eventuali soldi si potrebbe discutere. Io sono d'accordo con le proposte di Sbilanciamoci (http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Le-cose-da-fare-nei-primi-cento-giorni-16334), meglio usarli per alleggerire il peso delle tasse sui redditi bassi e/o per lanciare un piano di investimenti e lavori "verdi", come succede nel Regno Unito o in Germania, con l'istituzione di Fondi specifici. Sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, facile per Berlusconi parlare. Non so se avete notato come quando pareva che il Cavaliere fosse fuori gioco, sono cominciati i problemi per il PDL perché i soldi di Berlusconi pareva non ci fossero più. E come di questio ormai non si parli più dal suo rientro nella competizione. Quindi per lui, soprattutto con Mediaset che continua a crescere in borsa e con l'occupazione mediatica aiutata un po' da tutti, non é un problema non avere il finanziamento pubblico. Ci arriva tranquillamente in altro modo...La questione del finanziamento della politica non si risolve pero' abolendo demagogicamente il finanziamento pubblico, per correre dietro alla volgia di ripulisti (sacrosanta) di tanta parte dell'opinione pubblica. Ma riformandolo profondamente. A me piacciono su questo le proposte dei radicali. Massima trasparenza sull'uso dei con l'anagrafe degli eletti e regole chiare su come e per cosa si possono utilizzare;  e "servizi" disponibili invece che soldi (per accesso ai media, sedi, sale per iniziative...) in modo da limitare strettamente il finanziamento all'attività politica dimostrabile come tale. Oggi fare politica costa. E' questo costo che deve essere ridotto; altrimenti, continuerà essere una cosa per ricchi.