Oggi 3 maggio segna il giorno della Libertà di Stampa sotto il tema “I media per la democrazia: giornalismo ed elezioni in tempi di disinformazione”
Commentando l'occasione, i co-presidenti del Partito Verde Europeo Monica Frassoni e Reinhard Bütikofer hanno detto:
«La libertà di stampa è la più grande garanzia contro corruzione e abuso e deve essere difesa a ogni costo. Rendiamo omaggio al brillante e cruciale lavoro dei giornalisti che rivendicano la verità di fronte ai potenti, spesso a costo di gravissimi rischi per la propria incolumità. Ricordiamo in particolare modo la giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, il giornalista slovacco Ján Kuciak e la giornalista bulgara Victoria Marinova che sono stati uccisi dopo avere svelato gravi casi di corruzione nei corridoi del potere».
In Italia non ci sono stati morti, ma da noi il 2018 ha visto ben 83 aggressioni fisiche a danno di giornalisti, il numero più alto di tutta l'Unione che ne ha registrate un totale di 445. Un primato che l'Italia detiene anche per le intimidazioni, con 133 casi su 697. Secondo Amnesty International, i giornalisti italiani sono spesso minacciati da privati cittadini, che ricorrono sempre più spesso alla violenza, e subiscono forti pressioni da esponenti della criminalità organizzata.
«Stiamo entrando nella fase finale della campagna elettorale e abbiamo bisogno urgente di un giornalismo di qualità capace di tenere alla larga i contenuti falsi impacchettati come se fossero fatti. L'unico modo di preservare l'integrità del processo democratico è attraverso una stampa libera che ha il coraggio di addebitare al potere le proprie responsabilità».
«Negli ultimi cinque anni l'Unione europea ha compiuto alcuni progressi per proteggere chi denuncia le irregolarità e ha anche creato un fondo speciale destinato al giornalismo investigativo europeo. Ma molto di più deve essere ancora fatto. La prossima Commissione europea dovrà usare il suo potere di regolatore per evitare che la politica influenzi il giornalismo, che la proprietà dei media diventi un oligopolio e per proteggere l'integrità e la sicurezza dei giornalisti in tutta Europa».
Bruxelles, 3 maggio 2019