LA SICUREZZA ENERGETICA IN UE NON SI FA CON BARROSO-OETTINGER-TUSK
Oggi a Bruxelles ha avuto luogo una curiosa conferenza sulla strategia europea di sicurezza energetica, ospitata dal Presidente della Commissione UE Barroso ed il commissario per l'energia Oettinger. Alla conferenza, il primo ministro polacco Tusk ha indicato le sue proposte per un'unione europea dell'energia.
"La rinnovata presa di coscienza della dannosa dipendenza energetica dell'Europa dalle importazioni russe ha evidenziato la necessità di una vera e propria Unione per l'Energia. L'idea che il primo Ministro Tusk ha presentato, però, non ha nulla di un'Unione energetica. La proposta è un meccanismo - peraltro non molto preciso - per comprare gas dalla Russia non come singoli Stati, ma facendo una sorta di acquisto di gruppo organizzato dalla Commissione, che come qualsiasi massaia sa, mette il compratore in una migliore posizione rispetto al venditore. Tutta la discussione si è concentrata inoltre su un'agenda del passato, e cioè su come organizzare un mix energetico fondato su fonti fossili, a parte qualche parolina su EE e rinnovabili. Insomma un'Europa del carbone e del nucleare, con l'aggiunta del gas di scisto.
Nonostante le evidenze dei documenti della stessa Commissione, Barroso, Oettinger e Tusk stanno cinicamente strumentalizzando la crisi in Ucraina per spingere i combustibili fossili ed il nucleare nell'agenda UE. Questa è la risposta sbagliata: noi abbiamo bisogno di un'Unione Energetica, ma fondata su ambiziose misure di risparmio energetico ed efficienza, assieme al deciso appoggio delle rinnovabili, per ridurre la nostra dipendenza dalle pericolose importazioni di gas russo. Abbiamo bisogno di un'Unione dell'Energia, ma non come quella che viene presentata oggi. Abbiamo bisogno di un nuovo patto per la produzione di energia sicura e sostenibile."
"L'invito per Donald Tusk da parte di Barroso e Oettinger a presentare la propria posizione per la sicurezza energetica europea è un cattivo presagio per le future proposte della Commissione UE in campo energetico, perché concentrata solo sulle fonti fossili. Proposta simile alla sfortunata iniziativa di Sarkozy che voleva vendere il suo nucleare in Africa costituendo un'Unione per il Mediterraneo. La proposta Verde, che dà priorità all'efficienza energetica ed all'utilizzo di rinnovabili, è la soluzione sicura. Se concentriamo i nostri sforzi nell'utilizzo di tecnologie nostrane, potremo anche dare una spinta all'economia e contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro: un investimento chiaramente migliore che non spendere più di 550 milioni di euro all'anno per importare combustibili fossili, dando così 1/3 di questi soldi alla Russia di Putin" .
http://ec.europa.eu/energy/events/20140521_essc_en.htm