In Europa non bastano riforme, bisogna cambiare strada
Cambiare l’Italia per cambiare l’Europa.
L’Italia deve contribuire a un deciso
cambio delle politiche economiche e sociali verso la riconversione ecologica e a un rilancio della legittimità democratica dell’Unione Europea.
Per riconquistare i cittadini europei occorre una forte discontinuità nelle priorità di azione e di spesa dell’UE; occorre rilanciare il grande progetto democratico dell’Europa federale.
I cittadini europei vedono solo vertici e riunioni di governanti nazionali spesso non in grado di decidere nulla o concentrati su tagli e austerità. Invece,
devono essere e sentirsi coinvolti, in grado di poter influire su quello che l’UE decide.
Il nuovo governo italiano dovrà contribuire a cambiare direzione di marcia. A partire dal
ruolo del Parlamento nazionale ed europeo: decisioni fondamentali per i popoli europei non possono più essere prese solo da 27 capi di Stato divisi tra loro e senza alcuna visione comune.
Anche per questo, è importante che
SEL e la coalizione
Italia. Bene Comune ottengano un risultato in grado di permettere di governare l’Italia e di consentire di preparare per il 2014,
un cambio di maggioranze nella Commissione e nel Parlamento europeo.
L’Italia può e deve andare oltre la "credibilità" conquistata da
Mario Monti grazie alla sua ortodossia liberista.
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