ALTRO CHE VOLI LOW COST: CORRIDOI UMANITARI E SCORPORO DELLE SPESE DELL'ACCOGLIENZA DAL DEFICIT


Italian navy rescue asylum seekersRivedere Dublino3, ma anche istituire corridoi umanitari, piano di aiuti ai profughi e scorporo dal computo del deficit delle spese per accoglienza e soccorso.   Come spesso succede, Beppe Grillo imbroglia le carte, pone alcune giuste rivendicazioni in un linguaggio intollerabile. Sì,  la Convenzione di Dublino deve essere rinegoziata, perché sbagliata laddove afferma che il richiedente asilo può fare domanda solo nel paese in cui approda.   Ma no, migranti e rifugiati non vanno in giro per l'Italia e l'Europa a diffondere malattie senza controllo. E dire che si potrebbero sigillare le nostre frontiere e rispedire tutti fuori in quattro e quattro otto non è solo un’illusione, ma una terribile falsità, che non fa che peggiorare una situazione tragica e rende ancora più precaria sia l’opera meritoria di chi cerca di salvare vite che quella di chi legittimamente cerca di fuggire da zone di guerra, esponendo entrambi all’ostilità di una parte importante dell’opinione pubblica italiana; se é assolutamente necessario  pretendere dal Governo meno improvvisazione e superficialità, é anche indispensabile non arrendersi al cinismo che non vede le persone dentro ai barconi : se é vero che non possiamo accogliere tutti i fuggitivi del mondo, é anche vero non possiamo semplicemente respingere tutti quelli che cercano aiuto. È sbagliato dichiarare e credere che l'Italia sia l’unico Paese sotto pressione a causa degli sbarchi di immigrati e che organizzando allegri voli low cost si possa liberarsene.  Condividiamo la stessa emergenza con altri Paesi Ue e assieme dobbiamo trovare gli strumenti necessari a gestirla. Non si tratta di "buonismo", ma di realismo: essere realisti significa per esempio prevedere che in un'adeguata politica di gestione dei rifugiati e migranti si tenga in considerazione che le persone in fuga da zone di guerra possano avere malattie e necessitino pertanto delle dovute cure e precauzioni, e fare in modo che polizia ed personale medico si sentano sufficientemente protetti nella loro meritoria opera di soccorso.  Essere realisti significa smettere di illudersi che sigillare le proprie frontiere sia possibile. Essere realisti significa proporre strade possibili per alleviare le sofferenze di chi fugge, rispondendo a preoccupazioni e timori legittimi di chi li deve accogliere, soprattutto nella difficile situazione di crisi economica e sociale che stiamo vivendo.  Gridare che sta arrivando un’invasione o dare l'idea che ci siano orde di persone malate che sbarcano sulle nostre coste non è certo la soluzione. Dobbiamo rimboccarci le maniche ed organizzarci. E’ possibile. Gli Stati membri dell’UE – Italia compresa - devono abbandonare le scorciatoie e lo scarica barile. Deve essere attivato un piano robusto per asilo, corridoi umanitari e protezione temporanea, da condividere e negoziare tra gli stati membri.   L'Italia non potrà mai ottenere il sostegno che chiede se si limita a minacciare lo stop di Mare Nostrum, illudendosi di passare la mano alla nascitura Frontex Plus. A parte il fatto che la Commissaria Maelmstroem ha oggi negato esplicitamente che Frontex Plus sostituirà Mare Nostrum con buona pace di Alfano e della sua propaganda[1], vorrei ricordare che la missione di Frontex è quella di sorvegliare le frontiere, ed é nata più per respingere che per monitorare o salvare vite; e comunque Frontex non é LA soluzione come insiste a farci credere Alfano. Anche se veramente  il mare sarà pattugliato da più navi, cosa cambierà? Anche se Mare Nostrum o Frontex sono certo preferibili alla ricetta del Governo di Berlusconi-Maroni, che prevedeva semplicemente di ributtare tutti indietro, salvare persone che hanno diritto alla protezione e poi abbandonarle in inadeguati campi di accoglienza quando non nei CIE nel Sud d'Italia non è certo una prospettiva sostenibile.   Servono misure comuni di sostegno umanitario ai rifugiati e una strategia efficace per fermare il traffico illegale di uomini e donne. La totale assenza di visione e anche di proposta del governo italiano alimenta le invettive di Grillo e della Lega. L’Italia detiene oggi la Presidenza di turno dell’UE ed ha per questo il dovere di fare proposte serie e costruttive, che prevedano anche di considerare i costi in una situazione che sta diventando di reale emergenza. E una tra queste potrebbe essere proprio essere lo scorporo dal computo del deficit delle spese incorse per soccorso e accoglienza degli immigrati, o per il sostegno a campi di profughi e rifugiati ai confini delle zone di guerra. Anche su questo tipo di misure, e non solo sull’abilità nella gestione di nomine e poltrone, si misura la capacità di tornare a contare in Europa.       Bruxelles, 4 settembre       [1]http://euobserver.com/justice/125456