Giornata della Memoria: stop ai populismi vecchi e nuovi
Il
Giorno della Memoria sia occasione per ricordare la morte di milioni di ebrei, omosessuali, zingari, disabili e la
tragedia nazifascista che ha dominato l’Europa facendola precipitare nella parte di storia più buia del Novecento.
Il
27 gennaio sia anche un momento di seria riflessione sulla necessità di porre fine, con azioni democratiche e adeguati provvedimenti, ai continui
rigurgiti dell’estrema destra che continuano a manifestarsi con violenza in Italia e in altri Paesi europei.
Stiamo assistendo a un ritorno di
gruppi e partiti di estrema destra e che si richiamano a ideologie che devono essere archiviate per sempre. Per contrastare questi fenomeni dobbiamo
vincere le elezioni impegnandoci a rimettere ordine nelle
leggi anti-discriminazioni, oggi largamente insufficienti e deboli anche rispetto alle norme europee, introducendo il
reato di tortura e governando il Paese affinché il conflitto sociale generato dalla crisi possa essere progressivamente attenuato.
Non bisogna né
dimenticare, né
abbassare la guardia contro i nemici della democrazia.
Parole come xenofobia, razzismo, omofobia, antisemitismo, fascismo e nazismo devono uscire dalla politica italiana.
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