Erasmus: l’italia oggi non è un paese per giovani, ci candidiamo anche perché domani lo sia
L’Italia non ha un governo attento ai
giovani.
Non ha voluto trovare una soluzione per permettere ai 20mila studenti che studiano all’estero con il progetto
Erasmus di
votare fuori sede, in occasione delle
elezioni politiche di febbraio.
Su questo argomento
il dibattito è iniziato nel 2008 ed esiste perfino una proposta di legge. Non è stato fatto nulla.
Ennesima occasione persa.
Oggi l’esecutivo si trova davanti ad una situazione insormontabile, ma il governo dei tecnici perché non si è posto il problema prima ed è arrivato a prendere la decisione
a un mese dal voto?
Si continua a non garantire mai nessun diritto ai giovani che scommettono sul proprio futuro.
Un governo si giudica da come tratta i propri cittadini. Vuole impedire agli studenti italiani fuori sede di esercitare il loro diritto di voto, per presunti motivi di tempo e di costituzionalità.
In altri Paesi dell’UE gli studenti possono partecipare al voto dall’estero senza problemi. Il Consiglio dei Ministri italiano invece ha rimandato la questione alla prossima riforma elettorale, cioè ha scelto di non affrontare subito una questione che potrebbe ancora essere risolta in tempo utile per i nostri studenti.
Nessuna azione è stata poi intrapresa in merito all’
appello lanciato da numerose associazioni studentesche per
salvare il progetto Erasmus, che è seriamente a rischio se non si provvederà a rifinanziarlo adeguatamente.
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