Dietro l'ennesima vittoria dei Verdi in Germania molto lavoro e niente "partito leggero"
I risultati dei Verdi nelle elezioni nel Baden Württemberg e in Renania Palatinato sono molto diversi e dimostrano che le elezioni regionali sono storia diversa da quelle nazionali e in ogni caso la botta alla CDU è anche frutto di una situazione contingente. Ma la possibilità di un cancelliere o più probabilmente una cancelliera verde non è più inverosimile. C’è una cosa molto importante da tenere in considerazione però. Non è la prima volta che i Verdi arrivano nei sondaggi nazionali a dei risultati così stratosferici e Kretschmann, cattolico e conservatore oltre che credibile leader dei Verdi di quel Länder, vinse la sua prima elezione dieci anni fa nella sorpresa generale e pochi mesi dopo lo tsunami in Giappone i Verdi schizzarono nei sondaggi. Quindi i giochi non sono per nulla fatti e vedremo come andrà. Certo dieci anni fa c’era la Merkel, a settembre no.
E in questi dieci anni i Verdi tedeschi sono riusciti a mantenere una crescita costante non fatta a sbalzi. Perché? La
Ricetta, secondo me è sempre quella non ci sono miracoli ed è una lezione che è lì da anni e anni per tutti.
Priorità massima alla organizzazione, selezione dei quadri secondo procedure partecipative e democratiche, formazione e elaborazione di proposte politiche realistiche ma ambiziose. Coesione interna forte e se ci sono conflitti ( ci sono e anche molto duro) esce poco all’esterno.
Ciò ha portato ad una azione di governo solida e credibile in numerosi Citta e Länder (oggi 10 su 16) basata su capacità di gestione degli affari pubblici, ottenendo risultati concreti da comunicare e valorizzare. Leaders di “carriera” interna mediatici e competenti, un ricambio assicurato da una organizzazione giovanile molto forte. Dialogo costante con il mondo delle associazioni (non solo ambientaliste) che spesso integrano i ranghi degli eletti ed elette, rigorosa attenzione (da decenni) alla valorizzazione delle donne. Già oggi, a 6 mesi dalle elezioni si sa ad esempio che uno dei leaders di FFF in Germania Jakob Blasel sarà candidato con i Verdi e le liste si stanno già facendo. Una bella differenza con le frenetiche trattative dell'ultimo secondo su sistema elettorale, coalizioni, candidati in Italia.
Ovviamente il contesto politico della Germania è totalmente diverso dal nostro e ci sono grandi differenze di cultura politica, di sistema elettorale che non cambia da decenni (e che secondo me sarebbe perfetto anche per l’Italia) e di sistema mediatico che sarà noioso, ma che da anni ha messo al centro la questione del clima e della trasformazione ecologica, diventata elemento indispensabile della raccolta del consenso. Ma questo non basta a spiegare i motivi di questo successo, caparbiamente costruito anche dopo sconfitte molto dure e che mettono in risalto soprattutto la qualità del lavoro del partito, dei suoi militanti ed eletti ed elette.