COP21; Frassoni: un nuovo inizio, ma solo se dalle parole si passa all’azione
“Usciamo dalla conferenza sul clima di Parigi confortati da un risultato per certi versi superiore ai timori della vigilia, ma senza alcuna certezza rispetto alla possibilità del mondo di limitare a un livello adeguato gli effetti catastrofici che i cambiamenti climatici stanno già avendo in parti sempre più importanti del pianeta” afferma la Co-Presidente del Partito Verde Europeo Monica Frassoni. “Le incognite e gli ostacoli sono molti e non abbiamo tempo da perdere, ma il processo, seppur complicato, può essere dinamico e positivo. Molto dipenderà dalla capacità di trasformare questi propositi in azioni concrete”.
“Secondo le prime valutazioni, anche se fossero rigorosamente attuati, questi impegni sarebbero infatti sufficienti a ridurre di circa un grado il trend attuale di crescita delle emissioni di gas-serra con un trend dell’aumento della temperatura globale che si attesta verso i 2.7- 3°C.”
“L'UE e l'Italia” continua Frassoni “hanno adesso un obbligo di coerenza rispetto alle parole spese a Parigi: fuori dalla dipendenza dai fossili, niente trivelle e nuove regole e finanziamenti per rinnovabili ed efficienza energetica. L'anno prossimo bisognerà definire con nuove leggi europee l'intera politica energetica dell’UE e il progetto dell'Unione energetica. Gli impegni presi dall’Unione europea a Parigi e in particolare la spinta verso l'obiettivo 1,5 richiedono un cambio di rotta rispetto al modestissimo accordo sul pacchetto energia 2030, che prevede obiettivi di riduzione delle emissioni e di promozione di efficienza energetica e rinnovabili assolutamente insufficienti ad assicurare il rispetto della traiettoria dei 2 gradi, figuriamoci per quella di 1,5 gradi!"
“I Verdi europei” conclude Frassoni “riprenderanno da oggi a lavorare per il miglioramento dei risultati e raddoppieranno l’impegno e gli sforzi per collaborare con le forze progressiste della società civile, il mondo scientifico ed imprenditoriale”.