AUTOSTRADE: LA COMMISSIONE UE CI HA DATO RAGIONE, SBLOCCA ITALIA A RISCHIO INFRAZIONE UE
La Commissione Ue ha aperto la fase preliminare della procedura di infrazione, la Eu-Pilot, chiedendo alle autorità italiane di fornire maggiori informazioni sulll’art.5 dello Sblocca Italia, che permetterebbe di prolungare le concessioni sulla base di nuovi piani economici finanziari.
“Questa decisione arriva proprio in seguito alla nostra segnalazione del 6 ottobre scorso - dichiarano Monica Frassoni, coordinatrice di Green Italia e co-Presidente del Partito Verde Europeo, e Anna Donati, esponente di Green Italia - quando assieme ad Ernest Urtasun, deputato Verde al Parlamento Ue, in un incontro con il Commissario uscente per il mercato interno, Michel Barnier, abbiamo presentato un dettagliato dossier per indirizzare l’attenzione della Commissione sul caso dell’art. 5 dello Sblocca Italia, relativo alle proroghe delle concessioni autostradali.”
“Le concessionarie autostradali italiane hanno già ottenuto ed applicato robuste proroghe alla durata delle concessioni e, nonostante la direttiva europea n.37 ribadisca dal 1993 che per le concessioni è necessario procedere mediante gara e richieda a tutti i paesi membri di adeguarsi, già tra la fine degli anni ‘90 ed i primi anni 2000 tutte le concessioni sono state prorogate invocando il contenzioso pregresso, le privatizzazioni e gli investimenti da fare: da Autostrade per l’Italia prorogata di 20 anni al 2038, alla Sitaf Torino-Bardonecchia che scade nel 2050 e molte altre.”
“Con lo Sblocca Italia il Governo Italiano ci riprova, ma adesso dovrà rendere conto alla Commissione Ue, - cocludono Donati e Frassoni - alla quale chiediamo di intervenire per assicurare che alla scadenza prefissata delle concessioni autostradali, anche in caso di investimenti inseriti in concessione, si proceda per la scelta del gestore mediante gara, applicando la regola del subentro: cioè chi gareggia sa di doversi accollare gli investimenti sia sul piano della realizzazione che degli ammortamenti.”