AUDIZIONI PARLAMENTO UE, FRASSONI: CAÑETE NON È L’UOMO ADATTO AL RUOLO DI COMMISSARIO UE ENERGIA E CLIMA


Miguel_Arias_Cañete_en_San_Fernando_(Cádiz)_en_2011Le risposte fornite durante l’audizione di ieri sera agli europarlamentare da parte di Manuel Arias Cañete si sono rivelate del tutto insoddisfacenti e non fanno che confermare la tesi già espressa da molti: Cañete non è l’uomo adatto al ruolo di Commissario per Energia e Clima. – così commenta Monica Frassoni, Co-Presidente del Partito Verde Europeo e coordinatrice di Green Italia - Cañete va bocciato. Non solo per le sue vicende personali: si è trovato costantemente coinvolto in attività che comportano evidenti conflitti d’interesse e attaccato per aver apertamente favorito gli affari di famiglia quando era ancora in carica; ma anche a livello politico è inadatto, perché è fin troppo chiaro che il Commissario designato spagnolo non ha intenzione di assumere un ruolo guida per l'Unione europea nei difficili negoziati sul clima di Parigi 2015, quando è egli stesso il primo a non credere nella necessità ed urgenza di un accordo vincolante. Dobbiamo, inoltre, tenere presente che in qualità di ministro dell'agricoltura spagnolo, Cañete ha sostenuto le politiche del governo PP che hanno gravemente danneggiato il settore delle energie rinnovabili della Spagna. È dunque evidente che non ha le credenziali o la credibilità per assumere questa posizione e per questo anche noi assieme ad oltre 300.000 cittadini europei sosteniamo la petizione che ne chiede la sostituzione. Siamo consapevoli che non avremo un commissario Verde per questo posto, ma siamo comunque convinti che anche nelle circostanze attuali, il presidente eletto della Commissione Ue potrà trovare un migliore rappresentante della politica energetica e climatica. Sia con Vella che con Cañete, Juncker ha dimostrato che la sua Commissione non ha intenzione di seguire un’agenda Verde, sempre più urgente e necessaria. Noi crediamo, però, che l’Europa meriti di meglio e ci auguriamo che il processo di nomina dei Commissari, che non può ancora dirsi concluso, cambi la rotta che la Commissione Junker sta prendendo. Il 23 ottobre il Consiglio Ue deciderà i target da presentare ai negoziati di Parigi 2015, è dunque necessario che il Commissario Ue per Energia e Clima sia una voce forte e convinta in difesa di tre obiettivi ambiziosi e vincolanti, per rendere esplicito fin da ora  il ruolo di leadership che l’Ue dovrà assumere in difesa del clima.